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sabato 26 gennaio 2013

Un progetto per Viale Dante


Viale Dante - inquadramento territoriale

È notizia di questi giorni che il Comune di Piacenza intende riqualificare un tratto di Viale Dante Alighieri, il tratto più a ridosso del centro storico, che corre lungo quello che è un fondamentale asse viario per l'attraversamento dei quartieri semi-centrali a sud della città antica.  Secondo le intenzioni, a patto che si riesca ad accedere ai relativi finanziamenti regionali, i lavori dovrebbero partire entro la fine del 2013.

Viale Dante Alighieri - stato attuale

Purtroppo, a differenza di come è lecito aspettarsi, la documentazione riguardo al progetto, che già è stato stilato, non è ancora disponibile sul sito del Comune.  Pertanto, affidandomi alle indiscrezioni e a quel che si è riuscito a capire osservando quelle poche foto apparse sui notiziari locali online, ho tentato di rendere graficamente gli interventi previsti.

Viale Dante all'incrocio con le vie Nasolini e Damiani - stato attuale

La situazione attuale, figlia di un intervento eseguito una decina di anni fa lungo 1600 metri dell'asse viario di cui Viale Dante è parte, vede i marciapiedi pavimentati e dotati di percorso tattile per non vedenti, fasce per il parcheggio a bordo strada, due corsie ciclabili sulla carreggiata ed un cordolo spartitraffico centrale.  La zona è caratterizzata da una residenzialità a media densità, da una diffusa presenza commerciale di piccola scala e da un'edilizia anonima seppur inserita in un contesto urbanistico equilibrato.  A dispetto della sua catalogazione stradale, Viale Dante è priva di qualsivoglia elemento arboreo, di cui si sente parecchio la mancanza.

Viale Dante all'incrocio con le vie Nasolini e Damiani - probabile assetto futuro

I lavori prossimi venturi, se approvati, riguarderanno principalmente la messa in sicurezza dei percorsi ciclabili, da trasferirsi su sede protetta a lato dei marciapiedi, opportunamente ampliati.  Come già sperimentato in passato in Via Veneto, Stradone Farnese e Via Colombo, è prevista la creazione di soglie rialzate di accesso alle vie laterali, nonchè di un maxi dosso in corrispondenza dell'incrocio, che presumo rimanga semaforico, con le vie Damiani e Nasolini.  Infine verrà rimosso lo spartitraffico centrale, troveranno dimora una quarantina di alberi e la disponibilità di parcheggi rimarrà immutata.

Viale Dante - stato attuale

Viale Dante - probabile assetto futuro

Onde evitare che in futuro si renda necessario intervenire nuovamente in casi analoghi, desidero spendere due parole sulla sicurezza dei percorsi ciclabili:

Perchè in Viale Dante, come evidenziato da una sistematica occupazione abusiva da parte degli automobilisti, le corsie ciclabili si sono rivelate una scelta infelice?  Analizzando le soluzioni adottate nelle città olandesi, che in tema hanno parecchio da insegnare, si può notare come l'utilizzo delle corsie ciclabili sia generalmente limitato ad aree urbane a bassa densità abitativa, su strade secondarie e sovente a senso unico: aree, quindi, provviste di un'adeguata disponibilità di parcheggi.  Chiaramente non è questo il caso di Viale Dante.  Ben vengano le piste ciclabili su sede propria.

Den Haag, Olanda - corsia ciclabile

Den Haag, Olanda - corsia ciclabile

Urbanfile consiglia:

  • Evitare gli spigoli vivi (1).  Possono creare problemi agli automobilisti in manovra;
  • Conservare delle isole spartitraffico (2) in corrispondenza degli attraversamenti ciclo-pedonali non regolati da semaforo.  Viale Dante è tra le vie più trafficate di Piacenza e dato che lo spazio non manca, sarebbe quantomai opportuno creare le condizioni per poterla attraversare nella massima sicurezza possibile;
  • Proteggere gli attraversamenti ciclo-pedonali dalla possibilità di parcheggiare abusivamente, installando una quantità consona di paletti "parigine" (3); 
  • Prevedere un intervento più incisivo sul fronte del verde pubblico.  

(1) Via Colombo - spigoli vivi

(2) Via Emilia all'Ospizio, Reggio Emilia - isola spartitraffico

Via Pallavicino, Milano -  le "parigine"

Su quest'ultimo punto, più che un consiglio un mio personale desiderio, lancio un seme:  La carenza di parcheggi è reale e problematica, soprattutto per gli esercizi commerciali e i loro clienti.  Altrettanto problematica, per i residenti, è la mancanza di una forte presenza alberata che mitighi gli effetti del pesante traffico su Viale Dante, nonchè migliorandone l'immagine.  Esiste quindi una soluzione che contempli sia la creazione di un vero viale alberato che un sostanziale incremento dei parcheggi?  La risposta dipende da come si intenderà destinare l'area ora occupata dai Vigili del Fuoco, una volta che questi ultimi si saranno trasferiti nella nuova sede di Strada Valnure.  Si tratta di un'area ubicata in posizione molto interessante e meritevole di ragionamenti di ampio respiro.  Dopotutto è un peccato che su una via di tale importanza manchi un'area che ne sottolinei la centralità, con una destinazione degli spazi a forte valenza pubblica.  Questa che segue potrebbe essere un'idea per iniziare.

Viale Dante e dintorni. 

Idea di riqualificazione area VVFF e dintorni







venerdì 18 gennaio 2013

Residenza Leonardo

È con indubbia soddisfazione che voglio oggi segnalare un interessante edificio attualmente in costruzione nel quartiere Galleana di Piacenza, a sud del centro storico, a breve distanza dallo stadio.  In un lotto di piccole dimensioni situato in Via Giulio Ulisse Arata, in posizione defilata rispetto all'asse principale di Via Martiri della Resistenza, sta sorgendo un complesso residenziale sobrio ed elegante, opera dell'architetto Paolo Capriglione.  In una zona contraddistinta da un'edilizia residenziale anonima, a densità medio-alta, il cui impatto visivo è fortunatamente attutito grazie ad una consistente ed incisiva presenza di viali alberati, un simile intervento non può che contribuire a dare carattere al luogo, uno dei tanti che a Piacenza soffre di una certa "povertà" architettonica.






Altre info a questo indirizzo.
  

martedì 15 gennaio 2013

La nuova Piazzetta Plebiscito


Risale all'estate del 2012 la conclusione dei lavori di riqualificazione di Piazzetta Plebiscito. Riqualificazione che si è resa necessaria per tentare di porre fine ad uno stato di degrado, più sociale che non meramente estetico, specifico di questa che dovrebbe essere un'area di quiete situata a pochi passi da Piazza Cavalli, il cosiddetto "salotto di Piacenza".

Piazza Plebiscito - stato precedente i lavori
Lo spazio oggetto dell'intervento è caratterizzato da presenze architettoniche di un certo pregio, a partire dall'imponente prospetto laterale della Basilica di San Francesco, costruita in stile gotico lombardo, ed i chiostri superstiti annessi, fino ad arrivare all'elegante "Casa Metti", edificio del 1927 progettato dall'architetto piacentino Oreste Labò. In questa pagina se ne può ammirare la magnifica porta d'accesso in stile Liberty, opera di Giuseppe Muratori.  Completa la piazza, l'austera e massiccia mole di Palazzo INPS, edificio in stile razionalista italiano sorto negli anni '30 in sostituzione di numerosi palazzetti antichi che formavano parte di un isolato prospiciente Piazza Cavalli, Piazzetta San Francesco ed il tratto terminale di Via Sopramuro.  La stessa Piazzetta Plebiscito è nata come spazio di risulta delle suddette demolizioni, che interessarono anche parte dei chiostri di San Francesco.


Il progetto di riqualificazione elaborato inizialmente, prevedeva di liberare l’area rendendola accessibile e valorizzando le importanti quinte storiche rappresentate dal complesso monastico annesso alla Basilica di San Francesco.  Citando la relazione tecnica del Comune:

"Lo studio compositivo unitario, che ha dato luogo al progetto originale, si basava fondamentalmente sull’analisi dei documenti cartografici e prevedeva la pavimentazione di tutta l’area (via Sopramuro e Piazzale Plebiscito) con cubetti di porfido posati ad archi contrastanti secondo due direzioni di  posa così da distinguere l’asse viario in due tronchi: 

  • il primo, a lato della piazzetta, che ha mantenuto il sedime originario; 
  • il secondo, ricompreso tra i palazzi INA e INPS, rettificato durante le pesanti demolizioni e ricostruzioni degli anni trenta. 

Piazza Plebiscito - primo progetto di riqualificazione
Nel piazzale venivano invece ridisegnati i chiostri preesistenti grazie alla posa diversificata così da creare le campiture claustrali e i “giardini” centrali. Per rendere lo spazio coerente con l’analisi storica era prevista l’eliminazione delle essenze incongrue e la creazione di una cortina verde in corrispondenza del volume storico preesistente (dove in passato era presente la biblioteca della Basilica).

Il progetto pertanto prevedeva l’abbattimento dei 15 tigli presenti, solo in parte sostituiti con alberi di minori dimensioni."

Purtroppo il progetto, che a mio avviso rappresentava una interessante soluzione per valorizzare adeguatamente questo prezioso angolo della città storica, è stato accantonato in seguito ad un percorso partecipato, parziale e male organizzato, da cui è emersa la netta contrarietà dei pochi cittadini coinvolti ad accettare come condizione l'abbattimento delle alberature presenti.  L'opinione è senz'altro rispettabile ma forse è anche indicativa di una visione ambientalista esasperata ed inflessibile che non giova al dibattito sul tema della riqualificazione urbana.  In una città che, dati alla mano, figura piuttosto male nelle classifiche nazionali relative alla quantità di verde pro-capite, le stesse energie spese per difendere pochi alberi messi a dimora quasi un secolo fa come mero riempitivo di un rilevante strappo urbano della città storica, sarebbe sicuramente più utile se venissero impiegate regolarmente per spingere le amministrazioni locali ad avviare politiche di incremento del verde pubblico che siano sistematiche, a vantaggio della città intera.  

Piazza Plebiscito - primo progetto di riqualificazione
Nel caso di Piazzetta Plebiscito la presenza arborea poteva essere comunque conservata, poiché storicizzata, ma limitandola a favore della visibilità delle significative presenze architettoniche citate precedentemente. Anche ai fini della valorizzazione turistica, una simile soluzione sarebbe stata di grande
impatto scenico.

Piazza Plebiscito - progetto definitivo adottato

La revisione del progetto di riqualificazione iniziale si è pertanto limitata a prevedere la ripavimentazione di tutta l'area mediante la posa di cubetti in porfido, eccetto una piccola porzione in pietra di Luserna, individuata per separare visivamente la piazza pedonale da Via Sopramuro.  A completare la riqualificazione, è stata rivista l'illuminazione pubblica e sono state installate un tot numero di sedute.


Piazza Plebiscito riqualificata 

L'aspetto generale è senz'altro migliorato, così come pure la fruibilità dell'area. Peccato si debba una volta ancora constatare la banalità nella scelta e nella disposizione dei materiali:

Noncuranti del contesto e della destinazione d'utilizzo dello spazio da riqualificare, da qualche anno a questa parte a Piacenza ha preso piede la moda del sampietrino. Che siano strade carrabili, spazi pedonali, zone di pregio architettonico o no, l'idea che si devono essere fatti gli amministratori locali è che basta sostituire all'asfalto una distesa di sampietrini per valorizzare al meglio qualsiasi spazio pubblico.  Personalmente trovo che questa filosofia omologante non renda per nulla giustizia alla variegata ricchezza architettonica della città, purtroppo poco considerata dai più. La nuova Piazza Plebiscito non fa eccezione.

Vale la pena infine segnalare quanto siano scomode le nuove sedute installate, come si può immaginare osservando le foto che seguono.

     
Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Piazza Plebiscito - PRIMA

Piazza Plebiscito - DOPO

Al link seguente si può consultare la pagina relativa alla riqualificazione di Piazza Plebiscito, pubblicata sul sito del Comune di Piacenza:

http://www.comune.piacenza.it



sabato 5 gennaio 2013

Riqualificazione di Via Colombo



La centralità di Via Colombo 
Dopo circa un anno di lavori, a dicembre 2012 è stato inaugurato il nuovo assetto di Via Colombo.  La via, che ricalca il tratto terminale occidentale della storica Via Emilia, si sviluppa per circa un chilometro verso est partendo da Piazzale Roma, in prosecuzione della via omonima che conduce, in direzione opposta, al cuore del centro storico di Piacenza. A dispetto della propria centralità nel tessuto urbano cittadino, Via Colombo è sempre stata abbastanza trascurata. L'ultima riqualificazione risale a non più di quindici anni fa, ma fu un intervento sommario e qualitativamente poco incisivo, essendo stato limitato alla sola ripavimentazione dei marciapiedi. Le inadeguate mattonelle rosse posate in quella occasione, sono state ora interamente sostituite con lastre in calcestruzzo di colore grigio chiaro dalla superficie irregolare, per assomigliare alle più pregiate lastre in pietra naturale. Il risultato, come si potrà successivamente verificare in foto, è più che apprezzabile.

Rendering di Via Colombo riqualificata

Via Colombo prima dell'inizio dei lavori

Altre opere comprese nell'intervento di riqualificazione, sono state le seguenti:

  • Sono stati rimodellati tutti gli accessi alle vie trasversali creando, in linea con il marciapiede, dossi pavimentati in cubetti di porfido, con la duplice funzione di eliminare le barriere architettoniche e di segnare più marcatamente gli attraversamenti pedonali laterali;
  • Il marciapiede è stato allargato laddove necessario e risagomato per meglio definire gli spazi, questa volta pavimentati con autobloccanti in calcestruzzo grigio, riservati ai parcheggi a bordo strada. E' stata quindi eliminata (ma non del tutto) la possibilità di parcheggiare in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, centrali e laterali, e delle fermate degli autobus;
  • In ultimo, ma non meno importante, l'intero tratto oggetto dell'intervento è stato arredato collocando una sessantina di peri da fiore, tra i marciapiedi e la carreggiata, per realizzare "un collegamento ideale tra città e campagna".

Attraversamenti laterali - PRIMA

Attraversamenti laterali - DOPO

Pavimentazione precedente

Nuova pavimentazione


Nel complesso l'intervento è abbastanza soddisfacente, pur non mancando delle criticità:

  • Considerando la natura commerciale della via, la convivenza tra pedoni e ciclisti in un unico spazio condiviso, sarà sicuramente problematica, in particolar modo laddove il marciapiede si restringe. Non aiuterà neppure l'ingombrante collocazione dei cestini per i rifiuti, che andrebbero probabilmente sostituiti con un modello più adatto, come quello adottato in centro storico. 
  • Purtroppo a lavori ancora in corso si era già palesata, una volta di più, l'inclinazione di certi automobilisti ad occupare lo spazio pubblico non curandosi dei bisogni degli altri utenti della strada. In certi punti della rinnovata Via Colombo, la presenza di dissuasori quali paletti in ghisa, sarebbe più che mai opportuna.


Marciapiedi allargati

Cestini e ringhiere rendono problematica la convivenza di pedoni e ciclisti

Ringhiere assassine

Fermata dell'autobus e nuove pensiline 

Fermata dell'autobus e nuove pensiline "ridotte"

I nuovi lampioni

Colpo d'occhio sui nuovi lampioni in fila

Eleganti palazzetti in Via Colombo

In conclusione, penso si possa dire che sono stati soldi ben spesi.  Resta solo da sperare che in futuro vengano conservati e ben recuperati gli eleganti palazzetti storici che caratterizzano la via e ristrutturati con gusto gli edifici più recenti che in qualità peccano visibilmente.  Ed è ora con trepidante attesa che aspettiamo l'arrivo della primavera per poter godere a pieno del nuovo viale alberato.  E quando in futuro si deciderà di mettere mano ad altri importanti assi viari della città moderna, è auspicabile che la riqualificazione di via Colombo, con alcune correzioni, possa essere utilizzata come modello.

A questa pagina, la scheda dedicata all'intervento sul sito del Comune di Piacenza.

Per finire in bellezza, ecco una carrellata di immagini dedicata a tutti quegli automobilisti che hanno una "strana idea" di come e dove è consentito loro parcheggiare.